Dipendenze

Sono numerosi i comportamenti e le modalità di relazione che possiamo definire dipendenti. Essi possono essere estremamente condizionanti nella vita di un individuo. Possono incidere sulle scelte, sulle relazioni, sull’immagine di sè, sullo stato emotivo. In breve possono condizionare profondamente, e a volte drammaticamente, la vita privata e sociale di ognuno di noi.

Tipologie di dipendenze

La dipendenza può svilupparsi nei confronti di “oggetti”. Possiamo allora distinguere vari tipi di dipendenza:

Dipendenze da sostanze

  • Dipendenza da farmaci
  • Dipendenza da sostanze stupefacenti
  • Dipendenza da alcol (alcolismo)
  • Dipendenza da tabacco (tabagismo)

Dipendenze comportamentali

  • Atti sessuali compulsivi. (esibizionismo, voyerismo, ecc..)
  • Dipendenza sessuale
  • Dipendenza da cibo
  • Dipendenza da gioco d’azzardo
  • Dipendenza da lavoro
  • Atti illegali (rubare, incendiare, ecc..)
  • Shopping compulsivo
  • Dipendenze tecnologiche (da internet e da videogiochi)

Dipendenze relazionali

  • Dipendenza affettiva.

Definizione di dipendenza

Per dipendenza si intende un particolare coinvolgimento in una abitudine ripetitiva e persistente che può portare anche a conseguenze pericolose per la salute fisica e psicologica. La dipendenza tende a diventare una sorta di normalità a cui non si può rinunciare, pena l’essere coinvolti da intensi sentimenti di irrequietezza, rabbia, depressione, ecc… Spesso è come se si istituisse una doppia vita nell’individuo. Da una parte la persona che svolge una vita “normale”, integrata nel sociale, impegnata nel lavoro, nella famiglia e con gli amici. Dall’altra è come se ci fosse un’altra persona, che intrattiene un rapporto esclusivo ed irrefrenabile con un certo oggetto di dipendenza (una sostanza, o un comportamento o una persona con cui si intrattiene una relazione).

Cause della dipendenza

Innanzi tutto si deve dire che la dipendenza non è sempre patologica. La tendenza ad affidarci a qualcosa o a qualcuno per affrontare le difficoltà, per superare le nostre paure e per sentirci più forti è insita nell’essere umano. E’ una inclinazione naturale ed universale che appartiene alla lotta dell’uomo per l’esistenza, che ha a che fare con il tentativo di superare i propri limiti e di sopire le angosce. Tale è il caso per esempio del bambino che dipende dalla sua mamma, o che si è abituato a dormire con il suo orsetto di pezza. Tale è l’abitudine a fare sport tutti i giorni per sentirsi meglio; oppure stare il desiderio di stare accanto a una persona a cui si vuole bene.

In altri casi, parliamo invece di dipendenza patologica quando la ricerca di qualcosa che dia sollievo e che faccia sentire meglio diventa eccessiva. Quando la dipendenza produce comportamenti compulsivi, quando l’agire sembra posseduto da una innaturale impulsività che annebbia la mente, che ottenebra la possibilità di ragionare, di discernere tra bene e male; Parliamo di dipendenza patologica se è compromessa la capacità di badare a se stessi , se il Sé in certi momenti esprime una personalità alternativa tutta proiettata all’oggetto di dipendenza, come se non ci fosse più nulla che possa guidarci se non la necessità assoluta di fondersi con l’oggetto stesso (una sostanza o un comportamento o una relazione ). In molti casi, quando questa personalità B si attiva può venire meno, addirittura, la normale interazione con la realtà.

Ma come si giunge alla dipendenza patologica? Questa condizione non si verifica casualmente nelle vite delle persone ma è l’esito di una serie di vulnerabilità di base che sfociano in questa osservabile attitudine al rendersi schiavi di un oggetto ( un comportamento, una sostanza o una persona, ecc..).

Da un punto di vista psicodinamico infatti, le varie dipendenze, da quelle incentrate sulle sostanze, a quelle riguardanti comportamenti (per esempio dipendenze da internet e videogiochi, gioco d’azzardo, sesso) a quelle, infine, che riguardano relazioni (dipendenze da partner violenti o umilianti , non rispettosi della propria dignità e dipendenze da gruppi da cui ci si sente “catturati” o “controllati”), hanno un denominatore comune. Esso consiste in una serie di esperienze pregresse che hanno creato nel soggetto le condizioni psichiche per l’instaurarsi della dipendenza stessa.

Le motivazioni profonde che spingono un individuo a diventare dipendente si trovano dietro le quinte, sono inscritte nella mente inconscia dell’individuo, e hanno a che fare con esperienze traumatiche del passato, con difficili condizioni di regolazione emotiva nell’ambito dell’ambiente familiare di provenienza , derivano da pregnanti sentimenti infantili di separazione, solitudine, e vuoto.
Tutto questo lascia una scia di emozioni e sentimenti estremamente penosi. Mobilita angosce destabilizzanti. Si fissa nella persona come un insieme di schemi relazionali interni e disadattivi. Fa emergere caratteristiche e modalità di funzionamento cognitivo specifiche. Impone meccanismi difensivi distorsivi atti a gestire il rischio di frammentazione e il senso di annientamento proveniente dall’interno.

In questo contesto la dipendenza finisce per essere una specie di autoterapia che il soggetto attua di fronte a una serie di affetti interni profondamente destabilizzanti.
Alla base di tutte le dipendenze c’è la necessità di difendersi e di curare un mondo interno ferito, solo che la strategia adottata è inefficace e patologica. La dipendenza infatti, allevia le ferite per un breve lasso di tempo, e dopo un po’ il dolore torna a farsi sentire. Allora sarà necessario rivolgersi nuovamente all’oggetto di dipendenza per stare bene di nuovo e ottenere una nuova condizione di pace breve e precaria. E tutto si ripete così, all’infinito, senza sosta, senza fine… Ecco che il meccanismo di dipendenza diventa cronico e compulsivo.

Trattamento della dipendenza

Sulla base di quanto affermato, il comportamento di dipendenza va affrontato non tanto rivolgendoci al comportamento stesso. Esso, nell’ottica psicodinamica, è semplicemente la punta dell’iceberg che emerge dal mare. E’ sotto la superficie che si nascondono le vere ragioni che la producono. Non possiamo attenuare la dipendenza se non attenuiamo le forze che dal basso la sostengono. E’ necessario quindi individuare i fattori soggettivi che si sono affidati alla dipendenza per trovare un risposta alla necessità di un difficile equilibrio interno. Bisogna capire le condizioni che hanno prodotto, a partire da specifiche esperienze vissute, le strutture emotive, oggettuali e difensive del soggetto su cui si fonda il suo aggruppamento all’oggetto di dipendenza. E’ necessario elaborare gli affetti e i sentimenti che si muovono in profondità, analizzare vecchi modelli oggettuali e difensivi e facilitare un’evoluzione e la crescita di nuove modalità più adattive.

Approfondimenti:

Articoli consigliati

Quando viviamo una condizione di disagio che deriva dal lavoro, da una relazione, da una…
Cos’è la co-dipendenza?   Una persona co-dipendente si sente talmente coinvolta con qualcuno, in debito…
La depressione è bugiarda! Ci dice che siamo inutili, che a nessuno importa di noi…
Quando parliamo di personalità in ambito clinico ci riferiamo a qualcosa che non è molto…