Come si può evincere dal nome, la Psicoterapia breve consiste in un percorso che ha una durata “breve” rispetto ad altri interventi, che possiamo definire a lungo termine. Ciò che la caratterizza è il fatto che, fin dall’inizio del trattamento, viene fissato un certo numero di colloqui nei quali si articolerà (a seconda degli approcci, si va da 10 a 24).
Naturalmente, gli interventi a breve termine non hanno gli stessi obiettivi di quelli a lungo termine, né sono intercambiabili. La Psicoterapia breve può essere utilizzata solo in situazioni specifiche e con obiettivi circoscritti.
Presenza di un Focus
Innanzitutto la Psicoterapia breve è caratterizzata dalla presenza di un focus di lavoro ristretto, cioè un tema o una problematica specifica sulla quale si orienteranno le azioni finalizzate al cambiamento. Per questo, spesso, viene definita anche Psicoterapia focale.
Nella Psicoterapia breve a orientamento psicodinamico dobbiamo distinguere l’obiettivo specifico, che è manifesto, e che il paziente desidera conseguire, dal focus che è il tema sottostante, spesso inconscio, che determina il problema o il sintomo manifesto.
L’obiettivo può essere qualcosa che attiene al proprio modo di essere, per esempio la gelosia, l’insicurezza, la rabbia, oppure un disturbo specifico, come l’ansia, la depressione, il panico.
Il focus è invece “il nocciolo sottostante” che alimenta il problema sul quale il paziente vuole intervenire, attiene normalmente a conflitti tra istanze o parti differenti di Sé, a difese specifiche utilizzate per controllare l’ansia, a modelli di interazione interiorizzati e agiti inconsapevolmente.
Quando si inizia un percorso di Psicoterapia breve, il terapeuta e il paziente si accordano su cosa si vuole ottenere attraverso il percorso. Ci si concentra normalmente su uno o due obiettivi ragionevoli, come la risoluzione di sintomi specifici, o di difficoltà interpersonali o affettive definite, che richiedano solo limitati cambiamenti di personalità.
Nella prima fase della terapia, l’obiettivo sarà quello di identificare ed eventualmente riesaminare e riformulare insieme al paziente il focus sottostante, giungendo a una sua formulazione condivisa. Sarà compito del terapeuta, da quel momento in poi, riportare l’attenzione del paziente sul focus, quando il lavoro di elaborazione e analisi se ne dovesse allontanare.
Criteri di selezione dei pazienti
Normalmente, persone con disturbi gravi, con maggiori compromissioni della personalità, non ricavano sufficiente giovamento da un percorso di questo tipo.
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Tabella. Criteri di inclusione ed esclusione dalla psicoterapia psicodinamica breve | ||
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Inclusione | Esclusione | |
Diagnosi | Depressione: da lieve a moderata | Depressione grave, disturbo bipolare, psicosi, tendenze suicide |
Ansia: PTSD, ansia sociale, attacchi di panico | OCD | |
Disturbi somatoformi | Gravi disturbi di somatizzazione | |
Disturbi del comportamento alimentare | Gravi disturbi del comportamento alimentare | |
Dipendenza | ||
Caratteristiche del paziente |
Relazioni con gli altri di buon livello | Relazioni con gli altri di basso livello |
Persona motivata e volenterosa | Scarsa motivazione | |
Focus su un problema/ sintomo circoscritto | Disturbi caratteriali cronici e di elevata gravità. Sintomatologia diffusa e di difficile definizione | |
Problemi interprersonali |
Differenze tra psicoterapia psicodinamica breve e a lungo termine
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Le principali differenze tra una psicoterapia breve e una a lungo termine, che valgono anche come criteri per orientare un soggetto verso uno o l’altro percorso, sono le seguenti:
La presenza o meno di un focus di lavoro: nella psicoterapia a lungo termine i temi su cui si focalizza il lavoro analitico sono molteplici, mentre in quella breve è necessario limitare il raggio di azione scegliendo un solo focus su cui lavorare.
Il livello di gravità del disturbo: la Psicoterapia breve non è adatta a curare disagi psichici gravi.
Disturbo della personalità: Se la persona che chiede aiuto presenta un disturbo della personalità, soprattutto se si tratta di un disturbo pervasivo, come per esempio il disturbo borderline di personalità, è necessario ricorrere a trattamenti di maggiore durata.
Risorse del paziente: soggetti con buone risorse personali, con buone capacità relazionali, in grado di intrattenere relazioni durature di amicizia o rapporti affettivi reciprocamente soddisfacenti con un partner, hanno maggiori probabilità di ottenere dei risultati positivi con una Psicoterapia breve.
Tipi di Psicoterapia breve ad orientamento psicoanalitico
Anche se le varie tipologie di psicoterapia psicodinamica breve hanno alcuni aspetti in comune, esse si caratterizzano per differenti prospettive riguardanti la natura delle dinamiche sottostanti ai problemi psicologici portati dal soggetto e la diversa concezione relativa al focus del trattamento. Possiamo individuare, tra i trattamenti brevi a orientamento psicodinamico, sostanzialmente due prospettive: un modello pulsionale-strutturale e un modello relazionale.
Terapia dinamica interpersonale breve (TDI)
Nel mio lavoro mi rifaccio a un particolare tipo di terapia breve, e cioè la terapia dinamica interpersonale breve (TDI), elaborata da Alessandra Lemma, Mary Target e Peter Fonagy (2011) in Inghilterra.
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