Sostegno psicologico

Il sostegno psicologico è una delle prestazioni che lo psicologo può fornire. Possiamo definire questa tipologia di intervento come un supporto di natura affettiva e relazionale, che ha l’obiettivo di aiutare una persona ad affrontare una condizione di crisi, mobilitando e investendo al meglio le proprie risorse, cognitive ed emotive.

Ognuno di noi, nel corso della vita, si trova ad affrontare momenti difficili, situazioni molto coinvolgenti che possono creare forte disorientamento, disagio o sofferenza. Spesso si tratta di cambiamenti che non avevamo previsto, che si infrangono sulla nostra esistenza in modo inaspettato, a volte impetuoso. Può essere un evento traumatico, per esempio un lutto o una separazione, un tradimento. Oppure può trattarsi di una trasformazione di vita, come per esempio, diventare genitori, cambiare città di residenza, perdere il lavoro, i figli che se ne vanno. Infine, possono essere difficoltà legate ai vari cicli di vita, come l’adolescenza, il momento in cui si assume il ruolo genitoriale, o si affrontano problematiche di coppia, l’invecchiamento, la malattia.

Questi eventi possono creare situazioni psicologiche di forte difficoltà. Possiamo sentirci paralizzati, incapaci di reagire, sconfortati e bloccati, incapaci di andare avanti, di vedere un futuro positivo, di immaginare la crisi come momentanea e di convincerci che raggiungeremo un nuovo equilibrio.

Quando gli eventi sono così stressanti da catapultarci nell’impotenza e nella sofferenza, il sostegno psicologico può essere di aiuto.

L’intervento di sostegno psicologico ha l’obiettivo di alleviare la sofferenza legata a certi passaggi vitali. Ha lo scopo di aiutare la persona in difficoltà a comprendere meglio cosa succede, di favorire l’elaborazione delle emozioni in gioco, individuare strategie di soluzione e, soprattutto, ridonare fiducia: infondere speranza verso nuove progettualità, nuove possibilità.

In questo percorso, il soggetto in difficoltà giungerà alla conclusione che, in fondo, non c’è cambiamento senza crisi e quindi, a ben guardare, ogni crisi è anche un’opportunità. Certo, nessuno va a cercarsi la sofferenza, ma quando capita, considerando che non possiamo fare nient’altro che affrontarla, dobbiamo considerare quanto segue: ogni crisi è anche occasione di cambiamento. Dal punto di vista psicologico, a morte segue rinascita: in altre parole, nel cambiamento, nel disfacimento e nella perdita si nascondono anche potenziali di rigenerazione e di libertà.

Lo psicologo, nel lavoro di sostegno, si porrà in ascolto empatico della persona che ha richiesto l’aiuto. La condivisione ha l’effetto di fare sentire meno soli, maggiormente capiti, più riconosciuti; e questo risulta già “terapeutico” di per sé: un notevole aiuto per chi è in difficoltà.

La posizione dello psicologo nella relazione, non solo gli permette di essere “dentro ” la difficoltà del paziente abbastanza da fargli sentire che è “con” lui nelle avversità, ma gli consente di avere  uno sguardo esterno rispetto ai problemi.

Si tratta di una prospettiva ottimale al fine di aiutarlo a relativizzare le proprie rappresentazioni rigide, le credenze assolute, i pregiudizi, e scorgere possibilità e vie alternative, che da solo non vede. Si lavora per potenziare l’autostima, migliorare le strategie per affrontare i problemi (coping),  potenziare il senso di efficacia e ridurre quello di impotenza, allo scopo di affrontare e venire a capo dei cambiamenti.

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