Tipi di trauma e disturbi associati

Come spiegato, ci sono vari tipi di trauma. Essi sono associati schematicamente a esiti differenti. Vediamo come:

  • Una prima tipologia di trauma è quello  focale-macroscopico. Si tratta di esperienze in cui  il soggetto è esposto a eventi eclatanti, come per esempio terremoti, incidenti, la morte violenta di una persona cara, ecc..  Quando un individuo si trova a dovere affrontare esperienze di questo genere, può svilupparsi un disturbo post-traumatico da stress.
  • Un’altra tipologia è quella dei traumi macroscopici relazionali più o meno ripetuti. Queste esperienze coincidono con l’avere subito abusi fisici e sessuali o maltrattamenti durante l’infanzia. In questi casi possiamo osservare l’emergere di sintomi dissociativi. Essi testimoniano l’esistenza nell’esperienza della persona di “isole” che devono rimanere separate. Proviamo a immaginare un bambino vittima di abuso: la sua esperienza “normale” sarà a tratti interrotta da eventi carichi di paura, senso di impotenza, confusione, terrore. In tutto questo c’è spesso una figura parentale o amicale che è diventata abusante, e questo genera un trauma da tradimento, derivante dal fatto che si riceve del male da parte di una figura importante di riferimento, che in altre situazioni è invece protettiva. L’unico modo che il bambino ha per sopravvivere a questa confusione è di isolare le esperienze negative, incapsulandole in regioni a sé della propria mente. Questo  meccanismo di difesa si chiama dissociazione e diventerà il modo privilegiato con cui la persona si difenderà dalla sofferenza. Come per tutti i meccanismi difesa, questo produrrà però distorsioni nella vita mentale e potrà dare origine a sintomi come il Disturbo Dissociativo di Identità (DID), amnesie dissociative, fughe dissociative, Depersonalizzazione.
  • Traumi cumulativi-relazionali, derivano per esempio dal non aver ricevuto nell’infanzia  adeguate cure genitoriali, sul piano fisico e affettivo, dall’avere subito trascuratezza ripetuta, separazioni, abbandoni. Tutto questo può associarsi a disturbi della personalità che si manifestano nell’età adulta. Se poi l’inadeguatezza delle funzioni genitoriali è grave, se il bambino o l’adolescente subiscono maltrattamenti emotivi, o peggio, abusi fisici e sessuali, è più probabile che le eventuali conseguenze a livello di personalità siano gravi e che si sviluppi un disturbo borderline di personalità. In questi casi il meccanismo usato per difendersi dalle emozioni negative destabilizzanti è la scissione. Questo meccanismo, in quanto difesa, svolgerà lì per lì una funzione protettiva. Ma ciò avrà un costo che verrà pagato successivamente in termini di distorsione nella rappresentazione di sé e degli altri, che causerà forti difficoltà sul piano dell’immagine di Sé, dell’autostima, nel rapporto con le persone: in altre parole si rischia di perdere la possibilità di vivere una vita serena sul piano personale, sentimentale, lavorativo, ecc..
  • Eventi stressanti come la morte di una persona cara, una grave malattia, un incidente, una separazione, problemi lavorativi, una calamità naturale, possono essere alla base di un disturbo dell’adattamento. A volte, anche semplici cambiamenti di vita, come l’inizio della scuola, il matrimonio , la nascita di un figlio, il pensionamento, un trasloco , possono causare questo disturbo. Queste situazioni richiedono al soggetto di adattarsi a una situazione completamente nuova e quando questo adeguamento risulta difficile possono fare la propria comparsa, nei mesi successivi agli eventi stressanti, una serie di sintomi di disagio. Essi sono caratterizzati da umore depresso, ansia e disturbi del comportamento, sintomi fisici, ritiro, che possono combinarsi in vari modi e compromettere il rendimento lavorativo, scolastico, le attività sociali e le relazioni interpersonali .

Naturalmente, la distinzione appena descritta risulta schematica. Innanzitutto non è detto che uno o più eventi traumatici causino un disturbo. Ci sono casi di bambini traumatizzati che mantengono una certa integrità e bambini non macroscopicamente traumatizzati che invece manifestano, una volta adulti, gravi disturbi di personalità.  Questo ci dice che l’emergere di disturbi non è meccanicamente legato al trauma subito e che tutto dipende da una serie di fattori: dal “terreno” in cui gli eventi traumatici si verificano, cioè dal sistema attaccamento-difesa operante nel soggetto (ovvero  dal tipo di funzionamento della persona ereditato dall’esperienza precedente e di crescita), da fattori temperamentali e dalla resilienza, cioè dalla capacità insita nella persona di attraversare periodi di stress  e caos senza soccombere.

Inoltre, la schematizzazione succitata  non è rigida: non si tratta di categorie esclusive. I sintomi dissociativi si possono mescolare con quelli descritti per il Disturbo Post Traumatico da Stress, così come, in molti casi, si osservano sintomi dissociativi in soggetti con personalità di tipo borderline.

Infine, dobbiamo sottolineare che i disturbi descritti possono presentarsi con intensità diverse. Si va  da disagi che tendono verso i quadri descritti, senza necessariamente compromettere le capacità di giudizio, lavoro e relazione, a situazioni molto gravi in cui  i sintomi producono una forte limitazione di vita per il soggetto.

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